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Made in Italy: tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale
29 Gennaio 2025
- Marchi e brevetti
- Proprietà industriale e intellettuale
Il “Made in Italy”, sintomo di alta qualità produttiva ed estetica, riveste un valore aggiunto, in ambito internazionale, per prodotti di diversa natura, dall’alimentare all’abbigliamento, dall’automotive all’arredamento. Negli ultimi anni, in Italia, sono state adottate diverse iniziative a livello normativo al fine di garantire la promozione, valorizzazione e tutela dello stesso.
Nel 2024 è entrata in vigore la legge n. 206/2023, definita “Nuova legge sul Made in Italy” seguita il 3 luglio 2024 dal relativo Decreto attuativo, con cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (di seguito “Ministero”) ha introdotto numerose disposizioni di rilievo concernenti, tra le altre, l’istituzione di un contrassegno ufficiale dell’origine italiana delle merci, la lotta alla contraffazione – in particolare in sede penale – nonché l’incentivazione al ricorso alla tecnologia blockchain a tutela delle filiere produttive.
Tra le novità introdotte, vi sono specifiche disposizioni a tutela dei marchi con almeno 50 anni di registrazione o utilizzo di particolare interesse e valenza nazionale (di seguito “Marchi/o”). L’obiettivo di queste misure è quello di salvaguardare il patrimonio rappresentato dai marchi italiani con una presenza risalente sul mercato, prevenendone l’estinzione e garantendone l’utilizzo da parte di imprese legate al territorio.
Misure per garantire la continuità
Al fine di tutelare i marchi di particolare interesse e valenza nazionale sono state introdotte due distinte possibilità.
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Notifica da parte delle imprese
La prima consiste nell’acquisizione della titolarità, da parte del Ministero, di Marchi di aziende che intendono cessare la loro attività. Al riguardo il Decreto prevede che l’impresa titolare o licenziataria di un marchio registrato da almeno 50 anni o per il quale sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno 50 anni, che intenda cessare definitivamente l’attività svolta, notifichi preventivamente al Ministero le informazioni relative al progetto di cessazione dell’attività indicando, in particolare, i motivi economici, finanziari o tecnici che impongono la cessazione medesima. Il Ministero, ricevuta questa notifica, può subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio, qualora lo stesso non sia stato oggetto di cessione a titolo oneroso da parte dell’impresa titolare o licenziataria.
Questa procedura, in particolare, è di recentissima attuazione, essendo la stessa applicabile dal 2 dicembre 2024.
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Decadenza dei Marchi inutilizzati
La seconda possibilità concerne invece i Marchi che si sospettano inutilizzati da almeno 5 anni. In tal caso il Ministero può depositare all’UIBM una domanda di decadenza e quindi procedere, in caso di attestazione della stessa, alla registrazione del Marchio a proprio nome.
Dei marchi di interesse nazionale di proprietà del Ministero verrà data evidenza sul sito web dello stesso https://www.mimit.gov.it/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/proprieta-industriale/marchi-di-interesse-storico/elenco-marchi.
Alla data del 27 gennaio 2025, ad un mese dalla applicabilità delle procedure in esame nell’elenco risultano:
- INNOCENTI – Domanda numero 302023000141171
- AUTOBIANCHI – Domanda numero 302023000141189
Licenze gratuite per società italiane o estere che intendono investire in Italia
Il Ministero è autorizzato ad utilizzare i Marchi, concedendoli in licenza esclusivamente in favore di imprese, anche estere, che intendano investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive ubicate all’estero.
In particolare le imprese italiane ed estere che hanno intenzione di produrre in Italia, potranno formulare una richiesta per ottenere una licenza d’uso dei Marchi. Tale istanza dovrà contenere dettagli specifici riguardanti il progetto di investimento previsto, con particolare attenzione agli impatti occupazionali dello stesso.
Nel caso in cui il Ministero dovesse accogliere la richiesta, alla società richiedente verrà concessa una licenza a titolo gratuito della durata di 10 anni, rinnovabile a condizione che l’impresa mantenga le attività produttive entro i confini nazionali.
È importante sottolineare che, nel caso in cui l’azienda interrompa l’attività o delocalizzi gli stabilimenti fuori dal territorio italiano, il contratto di licenza potrà essere immediatamente risolto.
“What’s next?”
Le recenti misure normative sono volte da un lato, a mantenere in vita marchi della tradizione, utilizzati in Italia da molti anni e dall’altro, a consentire ad imprese italiane e straniere di poter beneficiare dell’incentivo di licenze gratuite nel caso in cui decidano di produrre in Italia.
Sarà interessante verificare gli sviluppi imprenditoriali di questa opportunità nei prossimi mesi, nei quali cui l’elenco dei Marchi di proprietà del Ministero è destinato ad allungarsi.