Il Contratto di Agenzia Commerciale in Belgio

Guida pratica

Cambia Paese

Il contratto di agenzia commerciale è uno degli accordi più utilizzati nel commercio internazionale.

Nell'Unione Europea il quadro giuridico è fissato dalla Direttiva del Consiglio 86/653/CEE, ma esistono ancora differenze significative tra le normative nazionali e la giurisprudenza degli Stati membri.

Al di fuori dell'UE, l'agenzia commerciale spesso non è regolamentata da una legge specifica o può essere soggetta a leggi a livello federale o statale.

Nella maggior parte dei paesi, anche se le parti sono libere di scegliere la legge applicabile ad un contratto internazionale di agenzia e il metodo di risoluzione delle controversie, alcune disposizioni previste dalle leggi locali non possono essere escluse.

E mentre l'Agente ha solitamente diritto ad un'indennità di clientela alla cessazione del contratto, tale indennità può essere esclusa in alcuni paesi.

Quando si negozia un contratto di agenzia internazionale, quindi, è molto importante sapere quali sono le opzioni disponibili, quale legge è più favorevole agli interessi del preponente o dell'agente, quali disposizioni non possono essere derogate, quale è la migliore giurisdizione per la risoluzione delle controversie, e così via.

In questa Guida i nostri esperti legali forniscono alcune risposte e consigli pratici.

Belgio

Come sono regolati i contratti di agenzia in Belgio?

La regolamentazione dell’agenzia commerciale si trova nel Codice di Diritto dell’Economia, Titolo 1, Libro X.

Un agente è colui che agisce su base permanente e dietro retribuzione per conto di un preponente, senza essere soggetto all'autorità del preponente. L'agente negozia ed eventualmente conclude gli affari in nome e per conto del preponente. In generale, l'agente agisce solo per un preponente ed è quindi economicamente dipendente.

La prima modalità alternativa di intermediazione commerciale è il rappresentante commerciale. A differenza dell'agente, che agisce in modo indipendente, il rappresentante commerciale è un dipendente. Agisce sotto l'autorità del suo datore di lavoro e segue le sue istruzioni. Gode quindi di tutti i vantaggi dello status di dipendente.

La seconda alternativa è la mediazione: in questo caso, il broker mette semplicemente in contatto diverse persone tra loro. Pertanto non svolge alcun ruolo nella negoziazione o nella conclusione dell'accordo.

La terza possibilità è il contratto di concessione. In generale, il rivenditore acquista beni dal produttore e li rivende a proprio nome e per proprio conto, a differenza dell'agente commerciale, che agisce per conto del preponente.

Infine, l'ultima possibilità è il franchising. Si differenzia dagli altri in quanto un know-how effettivo viene messo a disposizione dell'affiliato, che in cambio paga un corrispettivo al franchisor. L'affiliato rimane indipendente.

Come nominare un agente in Belgio

Non ci sono particolari formalità, il contratto di agenzia commerciale è un contratto consensuale, che richiede la forma scritta solo per motivi di prova.

Poiché l'agente commerciale è indipendente, ci sono comunque obblighi specifici per questa figura: iscrizione presso la “Crossroads Bank of Companies”, registrazione presso l'INASTI, IVA.

Come sono disciplinati i diritti di esclusiva dell'agente in Belgio?

Non esiste alcuna disposizione legale che preveda l'esclusiva tra l'agente commerciale e il suo preponente. L'esclusiva non è essenziale per un agente commerciale, poiché egli è indipendente per natura. In generale è consentito che l'agente commerciale rappresenti più preponenti contemporaneamente.

Tuttavia, è generalmente accettato nella dottrina giuridica che l'esclusiva tra l'agente e il preponente possa essere concordata contrattualmente. Secondo il diritto belga, le clausole di esclusiva possono riguardare un territorio e una durata specifici (i), per una clientela specifica (ii) e solo per quegli atti in cui l'agente può rappresentare il preponente (iii).

L'esclusiva è regolata solo dal riconoscimento di provvigioni indirette. L'articolo X.8 del Codice di diritto dell'economia concede all'agente, retribuito tramite provvigioni, il diritto a una provvigione quando è stato concluso un contratto con una persona che fa parte del suo territorio esclusivo o del suo gruppo target esclusivo, anche se non è intervenuto nell’affare.

L'agente ha diritto alle provvigioni sulle vendite online effettuate da un preponente estero ai clienti situati in Belgio?

L’agente commerciale ha diritto alle provvigioni solo quando:

  • la vendita è stata realizzata attraverso il suo intervento;
  • l'acquirente è un soggetto che è stato precedentemente procurato da lui come cliente per casi simili;
  • l'accordo tra l'agente e il preponente stabilisce l'area in cui l'agente deve agire (i) e una vendita è stata effettuata in quest’area per effetto dell’attività dell'agente (ii) (art. X.8 CEL).


In linea di principio, non vi è alcuna provvigione se l'agente non ha intermediato le vendite. Il fatto che un agente abbia o meno diritto a provvigioni su queste vendite online dipende quindi dagli accordi contrattuali fra le parti.

Concludendo, se l'agente può dimostrare di aver procurato questi particolari clienti o che alcune vendite sono state realizzate nella sua zona ed è stato contrattualmente concordato che tutte le vendite in questa zona vanno a beneficio dell'agente, egli può richiedere la sua provvigione.

Inoltre, nel 2016 la Corte di Giustizia UE ha deciso che un agente può avere diritto ad una provvigione al termine del rapporto di agenzia commerciale per le vendite di prodotti diversi da quelli che rientravano nel suo incarico contrattuale. Ciò è possibile quando tali vendite derivano dalla circostanza che l'agente ha creato un rapporto commerciale con questo cliente a causa delle vendite del prodotto che egli aveva l’incarico di trattare (CGE 7 aprile 2016, Marchon Germany GmbH / Yvonne Karaszkiewicz).

In Belgio, la pretesa derivante da tali vendite può essere avanzata in base alle disposizioni relative alle indennità di risoluzione del rapporto di agenzia commerciale.

Raccomandiamo quindi di verificare sempre le clausole contrattuali e, nel caso in cui non si intenda essere responsabili del pagamento di provvigioni in questi casi, di escluderlo espressamente.

Il Patto di non concorrenza con un agente di commercio in Belgio

Secondo il diritto belga, una clausola volta a vietare la concorrenza successivamente al rapporto di agenzia commerciale è valida solo quando:

  • questa clausola è in forma scritta;
  • il divieto di concorrenza riguarda solo gli affari di cui l'agente è stato incaricato;
  • il divieto di concorrenza vale solo nel territorio per il quale l'agente era incaricato;
  • la durata non superi i sei mesi dalla cessazione del rapporto. (art. X.22 CEL).


In caso di violazione di una clausola di non concorrenza, i danni non possono in linea di principio essere superiori all'indennità di clientela (per questi nuovi clienti) pagata all'agente e basata sul calcolo per l'anno precedente la fine del rapporto.

Poiché l'art. XI. 22 WER è norma imperativa, la giurisprudenza belga è rigorosa nell'interpretazione di una clausola di non concorrenza. Questa disposizione non può essere derogata e, pertanto, raccomandiamo di rispettare rigorosamente queste condizioni.

Sottolineiamo inoltre che nel momento in cui una clausola di non concorrenza è stipulata in un contratto di agenzia commerciale, la legge belga crea una presunzione che l'agente abbia portato nuova clientela al preponente. Ciò avrà le sue conseguenze per il calcolo dell'indennità di clientela alla risoluzione del contratto di agenzia commerciale. Questo calcolo si basa sul numero di nuovi clienti che l'agente ha portato al preponente.

La legge sugli agenti commerciali non stabilisce se una clausola di non concorrenza sia valida o meno durante il rapporto. Infatti, non si ritiene che l'agente abbia naturalmente un obbligo di non concorrenza da rispettare. Tuttavia, sottolineiamo che, ai sensi del diritto generale belga, è possibile concordare clausole di non concorrenza in un contratto.

Secondo il diritto belga, una clausola di non concorrenza è valida solo se proporzionata allo scopo della clausola. Per essere valida, la clausola deve essere limitata in tre modi:

  • nel tempo: questo limite è soddisfatto in quanto la clausola riguarda solo il periodo di durata del contratto;
  • per un territorio specifico: trattasi dello stesso territorio in cui l'agente è incaricato di agire;
  • per attività specifiche: solo le attività svolte dall'agente commerciale.

È possibile applicare una legge straniera a un contratto di agenzia commerciale in Belgio?

Secondo il diritto belga, non è possibile escludere a priori l'attività di agente commerciale dall'ambito di applicazione del diritto belga fintantoché l'agente ha la sua residenza principale in Belgio (art. X.25 CEL). Tuttavia, si riconosce che le norme del diritto belga non possono prevalere sul diritto sovranazionale. Ciò significa che ai sensi del diritto europeo, e in particolare del regolamento di Roma, le parti possono designare una legge straniera come applicabile. La giurisprudenza belga ritiene generalmente che una clausola che designa una legge straniera come applicabile a un agente commerciale belga sia valida solo se la legge straniera offre una protezione equivalente. (Ondrb. Anversa (afd. Anversa) 13 maart 2020, RW 2020-21, 1432).

Tuttavia, vorremmo sottolineare che, in base al diritto internazionale privato, la residenza principale non può essere utilizzata solo per sfuggire alle disposizioni obbligatorie e inderogabili sugli agenti commerciali nel Codice di Diritto Economico (ad esempio la clausola di non concorrenza). Le parti possono sempre cercare di riqualificare la legge che regola un contratto in caso di controversia.

Clausole di risoluzione delle controversie nei contratti di agenzia in Belgio

La giurisprudenza belga riconosce la validità delle clausole compromissorie quando la legge dichiarata applicabile offre una protezione equivalente al diritto belga.

Per quanto riguarda una clausola che attribuisce competenza giurisdizionale a giudici stranieri, essa è considerata valida, anche in presenza di un agente belga, purché soddisfi le condizioni imposte dall'articolo 25 del regolamento Bruxelles 1bis (Van den Broeck, K. en Ulrix, E., «Internationale handelsagentuur en forumkeuze», R.A.B.G., 2020/5, pag. 436-440).

Rconoscimento di una sentenza giudiziale o arbitrale straniera in Belgio

I contratti di agenzia commerciale rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 7, paragrafo 1, lettera b), del regolamento Bruxelles I rifuso (n. 1215/2012) in quanto l'agente commerciale fornisce servizi per il suo preponente. L'applicabilità del regolamento Bruxelles I rifuso implica, ad esempio, che siano applicabili tutte le disposizioni relative alla competenza, compresa la scelta della legge, ma anche che le decisioni debbano circolare liberamente all'interno dell'UE. L'esecuzione e il riconoscimento sono pertanto disciplinati dal regolamento.

La posizione di base è che, una volta pronunciata una sentenza in uno Stato membro, non è richiesto alcun exequatur. Gli altri Stati membri possono rifiutare il riconoscimento e l'esecuzione della decisione solo se hanno motivo di contestare tale riconoscimento ed esecuzione. Per ulteriori informazioni sull'esecuzione e il riconoscimento delle sentenze, si rimanda alle sezioni di diritto internazionale privato.

Nel caso in cui una decisione giudiziaria sia emessa in uno Stato terzo, questa rapidità del processo di riconoscimento ed esecuzione non è applicabile. Un giudice nazionale è tenuto a rendere un exequatur al fine di dare esecuzione alla sentenza straniera. I requisiti per l’exequatur si basano su trattati bilaterali tra il paese terzo e il Belgio o, in mancanza, su norme residue di diritto internazionale privato.

I motivi più importanti per cui un giudice rifiuta l'esecuzione e/o il riconoscimento sono:

  • incompatibilità con l'ordine pubblico belga;
  • violazione dei diritti della difesa;
  • incompatibilità con precedenti sentenze belghe;
  • competenza esclusiva dei tribunali belgi in materia (art. 25 DIP belga).


Quando la situazione non rientra in una di queste categorie previste dalla legge, l'exequatur deve essere emesso dal tribunale belga.

Risoluzione del contratto di agenzia in Belgio

Un contratto di agenzia commerciale a tempo indeterminato può sempre essere fatto cessare da una delle parti.

Un contratto di agenzia commerciale che è stato concluso per un periodo di tempo determinato, termina automaticamente alla fine del contratto o di comune accordo. In linea di principio, le parti non possono risolvere il contratto prima della data di scadenza, tuttavia possono pattuire diversamente.

Nel caso in cui includano la possibilità di cessazione anticipata o in caso di contratto a tempo indeterminato, le parti possono recedere dal contratto solo concedendo un preavviso. Questo deve essere comunicato un mese prima della data di cessazione scelta, se nel primo anno del contratto. Per ogni anno aggiuntivo, il periodo di preavviso è esteso di un mese fino ad un massimo di sei mesi. In ogni caso, le parti non possono concordare un periodo di preavviso più breve (art. X.16 CEL).

Se questo periodo di preavviso non viene rispettato, la parte non recedente può richiedere il risarcimento dei danni per risoluzione illecita per un importo "ragionevole" che corrisponde al periodo di preavviso. Se l'agente riceveva una provvigione, questa viene calcolata in base alle provvigioni medie percepite nei dodici mesi precedenti la risoluzione del contratto di agenzia commerciale.

Il contratto può anche essere risolto per mutuo consenso; mediante risoluzione giudiziale in caso di violazione del contratto di una parte; in caso di un "acte equipollent à rupture", cioè in caso di modifica unilaterale della percentuale di provvigione (articolo X.13 del Codice di diritto dell'economia); ...

Quando è possibile la risoluzione anticipata del contratto di agenzia in Belgio?

Le parti sono libere di concordare contrattualmente i motivi che giustificano la risoluzione unilaterale di un contratto di agenzia commerciale. Tuttavia, non sono autorizzate a includere condizioni che sono completamente nel potere di una parte (art. 1174 CC).

Se le parti non concordano condizioni speciali per la risoluzione in caso di giusto motivo, qualsiasi parte può risolvere il contratto senza preavviso e prima della data di scadenza, nel caso in cui qualsiasi collaborazione professionale sia divenuta impossibile o quando l'altra parte non adempia in modo evidente ai propri obblighi (vale a dire una grave violazione dei suoi obblighi).

La parte che intende risolvere il contratto per questi motivi deve dare comunicazione della risoluzione entro 7 giorni lavorativi da quando è venuta a conoscenza dei motivi, la legge non impone alcuna forma specifica ma è preferibile conservare la prova della risoluzione. La parte dispone quindi di ulteriori sette giorni lavorativi per notificare i motivi per posta raccomandata (i) o per atto dell'ufficiale giudiziario (ii). Entrambe le notifiche possono essere effettuate contemporaneamente nella lettera raccomandata o con atto giudiziario. (art. X.17 CEL).

Pertanto, si ritiene che la negligenza che porta a una diminuzione anormale e molto significativa del fatturato possa costituire inadempienza grave da parte dell'agente. Tuttavia, la valutazione finale spetterà al giudice.

Indennità di fine rapporto secondo la legge Belga

Dopo la risoluzione del contratto di agenzia commerciale, l’agente ha diritto a un'indennità di risoluzione quando può dimostrare di aver portato nuovi clienti o quando ha ampliato la clientela attuale. Quando l'accordo ha una clausola di non concorrenza, si presume che il preponente riceva ancora questi vantaggi. L'agente è tenuto a richiedere tale indennità entro un anno dalla risoluzione del contratto.

L'importo di tale indennità è calcolato in base alla clientela nuova ed ampliata, ma non può essere superiore alla remunerazione basata sulla media dei cinque anni precedenti (o inferiore se il contratto di agenzia commerciale è stato concluso non più di cinque anni prima della risoluzione).

Tale indennità non è dovuta quando:

  • il preponente ha risolto il contratto a causa di una grave violazione (cfr. domanda 11);
  • l'agente risolve egli stesso il contratto, a meno che non sia per giusta causa (cfr. domanda 11);
  • l'agente o i suoi eredi cedono il contratto a un terzo (art. X.18 CEL).


Il legislatore belga è uno dei pochi paesi europei ad avere attuato, con l'art. X.19 CEL, l'opzione derivante dalla direttiva secondo cui l'agente può richiedere un indennizzo aggiuntivo se l’indennità di clientela non copre tutti i danni che l'agente ha subito.

Un agente commerciale in Belgio può essere considerato come “stabile organizzazione” di un preponente straniero?

Ai sensi dell'articolo 5 del Modello di Convenzione dell'OCSE, un'impresa non dispone di una stabile organizzazione per il solo fatto di svolgere attività tramite un commissionario indipendente o un agente indipendente.

Sulla base di questi motivi, un agente commerciale indipendente che svolge attività in Belgio non sarà considerato una stabile organizzazione di tale società. Solo quando l'agente è strettamente collegato alla società estera (cioè una dipendenza) l'agente non è considerato indipendente e può quindi essere considerato come una stabile organizzazione. Tuttavia, ciò sarebbe contrario alla definizione belga di agente commerciale in quanto si suppone che un agente commerciale rimanga indipendente (art. I.11, 1° CEL).

Seleziona il Paese

Possiamo aiutarti?

Contattaci

Contattaci