Ai sensi del 1° comma dell'art. 2072 del Codice Civile: "Attraverso il contratto di agenzia, il preponente autorizza l'agente a negoziare o a negoziare e concludere contratti, in nome e per conto del preponente, in cambio di un compenso, in una o più regioni determinate". Secondo il 2° comma dello stesso articolo, l'agente è un intermediario indipendente che agisce professionalmente.
Le principali particolarità del contratto di agenzia che lo differenziano dagli altri tipi di contratto sono le seguenti:
- Prima di tutto, la procura che l'agente ha per rappresentare il preponente è continuativa e non è soggetta a ripetute conferme da parte del preponente come nel caso dei contratti di intermediazione o di commissione.
- In secondo luogo, se non diversamente previsto dal contratto, l'agente è autorizzato a concludere contratti in nome e per conto del preponente, mentre nel caso del contratto di intermediazione e di quello di commissione, il beneficiario stesso conclude generalmente i contratti con i terzi.
Secondo il codice civile rumeno, il contratto di intermediazione è quello con cui l'intermediario si impegna nei confronti del cliente a metterlo in contatto con un terzo, al fine di concludere un contratto. L'intermediario è indipendente nell'adempimento dei suoi obblighi.
Le parti del contratto sono l'intermediario e il cliente. L'obbligo principale dell'intermediario è quello di facilitare la conclusione di un contratto. Il cliente fornisce tutte le istruzioni relative al contratto da concludere. Nel caso in cui l'intermediario non si attenga alle istruzioni ricevute, sarà ritenuto responsabile di eventuali danni causati.
L'intermediario non è responsabile dell'esecuzione del contratto concluso dal cliente e dal terzo, né della sua inesatta esecuzione.
L'intermediario ha diritto ad un compenso da parte del cliente solo se il contratto è stato concluso per effetto delle sue prestazioni.
A differenza del contratto di agenzia, per quello di intermediazione, il Codice Civile non prevede condizioni particolari per: l'indennità in caso di risoluzione, i casi di risoluzione unilaterale o il diritto a una provvigione in caso di contratti non eseguiti, ma le parti sono libere di regolare tali aspetti tramite il contratto firmato.
Secondo il codice civile, il contratto di commissione è il mandato che si occupa dell'acquisto o della vendita di beni o della fornitura di servizi per conto del cliente e a nome del commissionario che agisce professionalmente, in cambio di un compenso chiamato commissione.
La differenza principale tra la commissione e i contratti di agenzia risiede nel fatto che il contratto con il terzo è concluso dal commissionario e il cliente non è firmatario, il che significa che nel caso del contratto di commissione, il cliente non può agire direttamente contro il terzo.
Tuttavia, il codice civile prevede che in caso di inadempimento delle obbligazioni da parte del terzo, il cliente possa esercitare le azioni derivanti dal contratto con il terzo, dopo essere stato surrogato su richiesta nei diritti del commissionario.
Infine, un'altra importante differenza tra agenzia e commissione è che mentre il primo contratto è concluso per un determinato periodo e implica un'autorizzazione continuativa dell'agente a prestare servizi in nome del preponente, nel caso del contratto di commissione l'autorizzazione data dal cliente al commissionario è occasionale e, secondo l'art. 2051 (1) del Codice Civile, il cliente può revocare il potere conferito al commissionario fino alla conclusione dell'atto con il terzo.
La differenza principale tra la distribuzione e il contratto di agenzia risiede nelle tipologie di servizi/beni venduti, nel senso che il contratto di distribuzione deve riguardare i beni, mentre l'agenzia può coprire anche la situazione in cui il cliente fornisce i servizi. Nella stragrande maggioranza dei contratti di distribuzione, il distributore acquista i beni appartenenti al cliente e li rivende a proprio nome, e di conseguenza ha una maggiore indipendenza in termini di decisioni commerciali.