Il Contratto di Agenzia Commerciale in Federazione Russa

Guida pratica

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Il contratto di agenzia commerciale è uno degli accordi più utilizzati nel commercio internazionale.

Nell'Unione Europea il quadro giuridico è fissato dalla Direttiva del Consiglio 86/653/CEE, ma esistono ancora differenze significative tra le normative nazionali e la giurisprudenza degli Stati membri.

Al di fuori dell'UE, l'agenzia commerciale spesso non è regolamentata da una legge specifica o può essere soggetta a leggi a livello federale o statale.

Nella maggior parte dei paesi, anche se le parti sono libere di scegliere la legge applicabile ad un contratto internazionale di agenzia e il metodo di risoluzione delle controversie, alcune disposizioni previste dalle leggi locali non possono essere escluse.

E mentre l'Agente ha solitamente diritto ad un'indennità di clientela alla cessazione del contratto, tale indennità può essere esclusa in alcuni paesi.

Quando si negozia un contratto di agenzia internazionale, quindi, è molto importante sapere quali sono le opzioni disponibili, quale legge è più favorevole agli interessi del preponente o dell'agente, quali disposizioni non possono essere derogate, quale è la migliore giurisdizione per la risoluzione delle controversie, e così via.

In questa Guida i nostri esperti legali forniscono alcune risposte e consigli pratici.

Federazione Russa

Come sono regolati gli accordi di agenzia in Russia?

In Russia, gli accordi di agenzia commerciale sono regolati dal capitolo 52 (articoli da 1005 a 1011) del Codice Civile russo. È importante notare che i contratti di agenzia possono contenere anche elementi relativi al mandato (c.d. accordo di ingaggio), quando l'agente agisce in nome del preponente, o all'accordo di commissione, quando l'agente agisce in nome proprio. In entrambi i casi, l'agente agisce per conto (letteralmente in russo “a spese”) del preponente, indipendentemente dal fatto che le operazioni siano concluse dall'agente per conto di un altro soggetto per il quale egli agisce.

L'articolo 1011 del Codice Civile stabilisce espressamente che, per quanto riguarda i rapporti derivanti dal contratto di agenzia, si applicano le rispettive norme di cui al capitolo 49 (contratto di mandato) e al capitolo 51 (contratto di commissione) del Codice Civile, a seconda che l'agente agisca in nome del preponente o proprio, a meno che tali norme non contraddicano l'essenza del contratto di agenzia. Pertanto, nel redigere o revisionare un contratto di agenzia, bisognerà tenere in considerazione anche i capitoli del Codice Civile relativi al contratto di mandato e/o di commissione.

Si segnala anche che esistono leggi speciali che regolano alcuni rapporti di specifici, come, il servizio di agenzia per la vendita di navi (Codice della marina mercantile) o gli agenti di viaggio (legge federale sulle attività turistiche).

Quali sono le differenze rispetto agli altri intermediari?

In forza di un contratto di agenzia, una parte (agente) si impegna, dietro compenso, ad eseguire, su istruzione dell'altra parte (preponente), azioni legali e di altro tipo per conto del preponente.

Nelle operazioni concluse dall'agente in nome proprio, l'agente acquisisce diritti e assume obblighi anche nei casi in cui il preponente è nominato in tale operazione o ha rapporti diretti con il terzo al momento dell'esecuzione dell'operazione.

Nelle operazioni concluse dall'agente in nome e per conto del preponente con un terzo, i diritti e gli obblighi insorgenti dal contratto vengono direttamente assunti dal preponente.

La differenza fondamentale tra il contratto di agenzia e le due tipologie di contratti appena viste (mandato e commissione) è che l’agente commerciale, oltre a compiere atti giuridici, è obbligato a adempiere altre obbligazioni (si pensi all’attività promozionale o alla conduzione di negoziati), su indicazione del preponente.

È fondamentale distinguere il contratto di agenzia non solo dal contratto di mandato e dal contratto di commissione, ma anche dai contratti di servizio, che seguono un regime fiscale totalmente diverso. Questa tematica sarà approfondita nell’ultima sezione.

Un agente è un imprenditore indipendente, e questa caratteristica li distingue dai lavoratori dipendenti incaricati di promuovere le vendite in un determinato territorio / settore a beneficio del datore di lavoro.

L’agente è differente anche dal distributore commerciale. Mentre quest’ultimo acquista e rivende i prodotti o i servizi in nome e per conto proprio, l’agente procura contratti di vendita che vengono poi conclusi per conto del preponente. Gli obblighi promozionali e di collaborazione possono tuttavia essere molto simili tra i due contratti, infatti i tribunali russi – siccome i contratti di distribuzione non sono disciplinati dalla legge – spesso li interpretano come contratti di fornitura con elementi provenienti dal contratto di agenzia.

Il contratto di agenzia può specificare l'obbligo in capo al preponente di non concludere accordi di agenzia simili con altri agenti che operano nello stesso territorio, o comunque di astenersi da attività simili in tale territorio.

Il contratto di agenzia può inoltre contenere l'obbligo in capo all'agente di non concludere con altri mandanti contratti di agenzia simili che devono essere eseguiti nello stesso territorio come concordato nel contratto di agenzia.

Al contrario, i contratti che stabiliscono che l'agente ha il diritto di vendere beni, eseguire lavori o prestare servizi esclusivamente per una specifica categoria di clienti o esclusivamente ad acquirenti (clienti) che si trovano o vivono in un determinato territorio sono nulli.

Come nominare un agente in Russia

Non esistono norme specifiche sulla nomina dell'agente, né sulla formazione del contratto, pertanto si applicheranno le disposizioni generali in materia, le quali stabiliscono che le operazioni delle persone giuridiche e dei singoli imprenditori devono essere concluse in forma scritta.

Il contratto in forma scritta può essere concluso mediante la redazione di un documento firmato dalle parti, nonché mediante uno scambio di lettere o altri documenti (anche in forma elettronica), a condizione che tali canali di comunicazione consentano di stabilire che i documenti sono inviati dalla parte del contratto.

Il mancato rispetto della forma scritta non comporta la nullità del contratto, ma – in caso di controversie –la parte non potrà ricorrere alla prova testimoniale per confermare l’accordo e i suoi termini, che dovranno per forza essere provati in altre forme (scritta, o di altro tipo, come – ad es. – scambio di e-mail, fatture emesse, ecc.).

L'agente, per l’adempimento degli obblighi previsti, ha bisogno di una procura, che normalmente è contenuta nel contratto di agenzia. Tuttavia, se quest’ultimo non ha forma scritta, i poteri dell'agente di concludere transazioni per conto del preponente possono essere contenuti in un documento a parte.

L'articolo 1005, comma 2, del Codice Civile Russo stabilisce che, se il contratto di agenzia – concluso in forma scritta – garantisce all’agente il potere di concludere operazioni in nome del preponente, quest'ultimo non può fare riferimento all'assenza di poteri del mandatario nei rapporti con i terzi, a meno che il rappresentato non possa dimostrare che il terzo era o avrebbe dovuto essere a conoscenza dei limiti dei poteri del mandatario.

Le parti sono libere di prevedere nel contratto che i poteri dell'agente devono essere confermati, oltre che dal contratto, anche dalla procura specifica. In questo caso, senza la relativa procura, l'agente non potrà svolgere alcuna attività legale o di altro tipo in nome del preponente.

Il contratto di agenzia può anche prevedere che la persona autorizzata dall'agente a svolgere le attività previste dal contratto di agenzia sia anch'essa munita di procura.

È possibile applicare una legge straniera?

Secondo il diritto russo, le parti sono libere di scegliere la legge applicabile al contratto. La scelta deve risultare da un esplicito accordo scritto o deve essere desumibile implicitamente in base ai termini del contratto o a tutte le circostanze del caso. Anche se accade molto raramente, le parti possono scegliere la legge applicabile al contratto anche dopo la conclusione dello stesso, oppure sceglierla con riferimento solo ad alcune parti del contratto.

In mancanza di scelta della legge applicabile, il contratto di agenzia è disciplinato dalla legge del paese dell'agente.

È possibile sottoporre le controversie a un giudice straniero o ad un arbitrato internazionale?

Le parti possono sottoporre eventuali controversie derivanti da un accordo di agenzia internazionale alla giurisdizione di tribunali o arbitri stranieri.

La regola generale relativa alla competenza dei tribunali commerciali statali russi negli accordi internazionali è la seguente: se le parti, quando almeno una è straniera, hanno concluso un accordo in cui hanno stabilito la competenza di un tribunale della Federazione Russa, questo sarà esclusivamente competente a condizione che tale accordo non violi la competenza esclusiva del tribunale straniero.

La regola generale relativa alla competenza dell'arbitrato internazionale è la seguente: le parti possono risolvere le loro controversie mediante il ricorso ad un Arbitrato Commerciale Internazionale solo se la controversia deriva da rapporti contrattuali o da altri rapporti di diritto civile derivanti dal commercio estero e da altre forme di relazioni economiche internazionali, comprese le controversie che coinvolgono persone fisiche, a condizione che la sede di almeno una delle parti sia situata all'estero o in qualsiasi luogo in cui parte significativa delle obbligazioni derivanti dal rapporto debba essere eseguita, o il luogo con cui l'oggetto della controversia è più strettamente connesso si trovi all'estero.

Se in un contratto internazionale si vuole scegliere come sede dell’arbitrato la Russia, si suggerisce di scegliere una camera arbitrale inclusa nell'elenco (istituito nel 2019) delle “permanently acting arbitration institutions”, ovverosia le uniche autorizzate a risolvere le controversie internazionali in Russia. Attualmente, ci sono solo due istituzioni arbitrali straniere incluse nell'elenco dei PAAI, vale a dire l'Hong Kong International Arbitration Centre and the Vienna International Arbitration Center.

Se un preponente straniero desidera sottoporre le controversie con un agente straniero ad un tribunale straniero o una camera arbitrale internazionale, oltre a inserire correttamente questa previsione nel contratto, dovrà anche tenere conto di eventuali norme imperative esistenti nel paese dell'agente.

L'efficacia di una clausola di scelta del foro o di arbitrato è da valutare, inoltre, anche in relazione alla possibilità di far riconoscere ed eseguire la sentenza in un altro paese, come si vedrà in seguito.

Cessazione del contratto di agenzia in Russia

L'articolo 1010 del Codice Civile russo prevede le seguenti possibilità di risoluzione di un contratto di agenzia.

Il contratto di agenzia può essere risolto a causa di:

  • rifiuto di eseguire il contratto di agenzia da parte di una delle parti, se nel contratto non è indicata la sua durata;
  • morte dell'agente, riconoscimento dell'agente come incapace, parzialmente incapace o dichiarato scomparso;
  • dichiarazione di insolvenza (fallimento) del singolo agente imprenditore.

Se un contratto è a tempo determinato, le parti possono elencare alcuni casi aggiuntivi in cui ciascuna di esse ha un diritto di recesso unilaterale. Il rinnovo automatico della durata del contratto, inoltre, è valido solo se espressamente concordato.

Se un contratto di agenzia è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere unilateralmente in qualsiasi momento e senza motivo, dandone notizia all'altra parte. Siccome la legge non prevede il termine di preavviso da concedere, si suggerisce di concordare tale termine nel contratto di agenzia.

È possibile anche che il contratto venga risolto per inadempimento, come, ad esempio, in caso di violazione sostanziale delle obbligazioni. Una violazione è considerata sostanziale se causa all'altra parte un danno tale da privarla sostanzialmente di ciò su cui essa avrebbe potuto legittimamente fare affidamento al momento della stipula del contratto.

Indennità di fine rapporto secondo la legge russa

Una parte può chiedere la risoluzione giudiziale del contratto solo dopo averla intimata stragiudizialmente alla controparte e: o aver ricevuto il rifiuto alla risoluzione consensuale del contratto; o non aver ricevuto risposta nei termini contrattualmente previsti (in assenza di previsione contrattuale: 30 giorni).

La legge russa non disciplina specificamente l'indennità di fine rapporto dovuta all'agente in caso di risoluzione unilaterale del contratto o di scadenza dello stesso, ma le parti possono introdurre un’indennità di fine rapporto con un’esplicita previsione contrattuale.

Altre particolarità del contratto di agenzia in Russia

Ci sono molti altri importanti aspetti legali da considerare quando si nomina un agente in Russia. Qui di seguito se ne menzionano alcuni, senza alcuna pretesa di completezza.

Le società internazionali utilizzano spesso accordi di agenzia in Russia al solo scopo di finanziare la propria filiale. In questo caso la remunerazione alla controllata è spesso pagata dal preponente straniero sulla base del "cost-plus", cioè tutti i costi sostenuti dalla controllata (stipendi, viaggi, contabilità, ecc.) sono rimborsati dal preponente e inoltre l'agente riceve una piccola remunerazione (di solito il 3-5% calcolato dai costi totali) per mostrare i profitti. I rischi principali di questo modello sono che l'IVA e l'imposta sugli utili possano essere calcolati dall'agente solo a partire da tale remunerazione, e non dall'importo totale dei fondi ricevuti dal preponente. Di conseguenza, tali accordi di agenzia potrebbero comportare conseguenze fiscali negative.

Pertanto, se l'accordo di agenzia viene stipulato con la società affiliata in Russia è importante verificare i possibili rischi fiscali. Inoltre, si dovrebbe considerare attentamente la regolamentazione del transfer pricing in Russia tra società affiliate.

Se le parti intendono trasferire beni da una società straniera (preponente) ad una società russa (agente), si dovrebbe considerare la conclusione di un accordo di distribuzione piuttosto che di un accordo di agenzia commerciale, dal momento le norme doganali e fiscali in Russia sono più favorevoli per il distributore.

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